Frattaglie di carne sotto sequestro

La Padova del consumo ora dorme sonni tranquilli

Consumatori soddisfatti: i Nas sgominano il pericolo del commercio di frattaglie

  • Premessa- Buon Giorno e Bentrovati, cari lettori. Duro il lunedì,vero? Direi abbastanza, per chi lavora d’estate. Ma che fare. Ci tocca e lo facciamo. Magari iniziamo la settimana, con argomento soft. Che ne dite? Bene! Allora.L’accendiamo e partiamo.
  • Il fatto- Il 19/07/2019, i Nas sequestrano 30 tonnellate di prodotti e frattaglie alimentari di origine animale.
  • Il genere di prodotti sequestrati- Il provvedimento è rivolto a carne bovina e suina:polmoni e frattaglie.
  • L’illecito- Più in particolare: le frattaglie, non avevano i documenti su rintracciabilità ed etichettatura. Ovverosia: i resti animali, non avevano alcuna informazione che ne potesse attestare la regolare presenza sul mercato. Con tutte le conseguenze e le deduzioni del caso. Cioè: è cibo commestibile? E’ lavorato secondo le norme di sicurezza ed igiene vigenti in materia? Da dove proviene? Gli allevamenti sono sicuri? Di che tipo di carne si tratta? Chi la può mangiare? Ci sono pericoli per la salute?
  • Il valore dei beni sequestrati- In ogni caso. Il provvedimento amministrativo, si rivolge ad un quantitativo di merce cospicuo. 3o tonnellate, per un ammontatre di mezzo milione di euro.
  • L’attività investigativa– Il sequestro, ha origine dall’attività di indagine, svolta dai Nas di Udine. I militari infatti, hanno accertato il reato, mentre svolgevano un’operazione di contrasto a frodi ed illeciti segnalati dai consumatori.

Lo Stabile oggetto di sequestro

  • Il luogo del sequestro– I carabinieri di Udine, unitamente a personale dell’ASL locale, hanno eseguito il sequestro in un salumificio.
  • L’inibizione al commercio– A seguito della sanzione, 4000 confezioni di wurstel, 2 tonnellate di carni bovine e suine, escono dla mercato. Erano congelati infatti in modo inappropriato. Inoltre, l’origine della carne era diversa rispetto a quella indicata in etichetta.Sono fuori dal commercio anche 659 prosciutti. Perchè conservati, per usare un eufemismo, in stanze inappropriate. E,cosa più grave, 2 quintali di stinchi di maiale, sono stati dati immediatamente al fuoco. Perchè inidonei al consumo umano.
  • Le sanzioni applicate- a seguito dell’occorso, i proprietari del salumificio, ricevono una denuncia. E la notifica di una misura di prevenzione: la cd libertà vigilata.
  • Paola d’ordine– Lo so cosa state pensando, miei affezionati lettori. Siamo un tantino nella melma. Ma voi, non scoraggiatevi. C’è chi vigila sulla nostra sicurezza. Ma in attesa di chi ci tutela, prestiamo almeno attenzione a quello che acquistiamo. Leggiamo le etichette. e se non ci è chiara qualcosa, passiamo ad altri prodotti.

Leggi anche: Cremona:sequestrati 859kg di alimenti ;Olio d’oliva: sequestro dei-nas;Mais:pop corn biologico :richiamo vendita

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