Ebola:è allarme internazionale
Torna l’incubo dell’Ebola. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, grida all’emergenza. Difatti, il focolaio, rischia di espandersi notevolmente, senza l’uso di adeguate precauzioni.
- Premessa- Buongiorno e benvenuti al nostro consueto appuntamento. Magari siamo un pò sofferenti per il caldo. Però possiamo farcela. Oggi mi sento in dovere di diffondere una notizia che ha allertato il Ministero della Salute. E che per il momento fa puntare gli occhi sulla Repubblica Democratica del Congo. Ma con il cuore preoccupato per la diffusione della malattia fuori dai confini africani.
- Il fatto– Purtoppo, la notizia preoccupa tutti gli esperti del settore. E per questo, non posso sottacere che il virus dell’Ebola ha attaccato le province di Nord Kivu ed Ituri.
- La cronologia– Il Ministero della Salute ha diffuso la notizia il 17/07/2019.
- La scoperta- Ma l’Ente che ha scoperto il focolaio è il Comitato d’Emergenza previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
- L’allarme– Il Comitato, ha dato l’allarme, dopo avere analizzato la situazione. Nella specie, ha notato un aumento di casi di Ebola a Butembo e Mabalako. Successivamente, ha accertato che l’epicentro dell’epidemia, si è spostato da Mabalako a Beni.
- Il caso di Goma– Poi a Goma, un importante centro di scambi commerciali, con il Ruanda, è stato registrato un altro caso. La qual cosa ovviamente preoccupa. perchè in Ruanda c’è un aeroporto internazionale. Che per fortuna non havoli diretti verso i paesi
- europei.
I casi accertati
- I controlli- In ogni caso, l’allarme contagio è alto. Ed i controlli sono alle stelle. Infatti gli screening in 70 punti d’entrata, hanno già evidenziato 22 casi.
I casi sinora accertati– Comunque, sino alla data del 16/07/2019, i casi segnalati sono 2522, di cui 1688, purtroppo sono decessi. L’Ebola, ha infettato 136 operatori sanitari. E di questi, ne ha ucciso 41. I casi segnalati purtroppo, corrispondono ad 80 in più, ogni settimana
Le raccomandazioni dell’ECDC
Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, indica le precauzioni che chi si reca in quei paesi deve adottare. La lista: 1) evitate ogni contatto con i pazienti sintomatici; 2) non toccate i loro fluidi corporali; 3) non avvicinatevi ai corpi o ai liquidi corporei dei deceduti; 4) non consumate carne di selvaggina; 5) evitate il contatto con animali selvatici vivi o morti. 6) lavate e sbucciate, frutta e verdura, prima di consumarle; 7) lavate le mani di frequente, con acqua e sapone o prodotti antisettici; 8) abbiate rapporti sessuali protetti;
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