Green pass ai ferri corti?
Cosa ne sará del Green pass ? Vediamo cosa ne pensa chi é al comando
Una riduzione?
- Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa non esclude una riduzione nell’utilizzo. Difatti a domanda dell”Ansa risponde : ” Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass con l’inizio del nuovo anno ; se i dati dell’epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento . Una valutazione più precisa sarà fatta a Dicembre ; in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza ”.
In cosa consiste?
- Una revisione del green pass , prosegue il sottosegretario alla salute “potrebbe significare mantenere l’attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre. Mentre ora siamo di fronte ad una applicazione totale della carta verde si potrebbe passare ad una sua applicazione parziale. Dunque ; se l’andamento dell’epidemia di Covid-19 continuerà ad essere positivo ; è ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure e anche del green pass ; che potrà dunque essere ridotto nella sua applicazione. Cruciale sarà proprio la valutazione dell’andamento epidemico ; che dovrà essere fatta a fine anno. Davanti a noi, pertanto, abbiamo ancora due mesi che si dimostreranno decisivi”.
Ed in futuro?
- Secondo Costa “Per il green pass resta ovviamente la validità di 12 mesi ;a partire dalla data di somministrazione della terza dose per chi la farà; o della seconda dose per chi non rientra nelle categorie indicate per il richiamo. Rispetto poi alla scadenza del green pass; per gran parte della popolazione ; abbiamo comunque davanti un ragionevole tempo per valutare quello che sarà il quadro, augurandoci che da qui a pochi mesi il green pass magari non serva più perché siamo usciti dalla pandemia.”
La scadenza
- La scadenza dei green pass ; che per molti avverrà a 2022 inoltrato ; per Costa ; “è un problema per il quale abbiamo sufficiente tempo davanti; che ci consentirà di affrontarlo ed eventualmente trovare soluzioni. Non siamo in altre parole davanti a un problema imminente.
E la terza dose?
- Al momento ; conclude Costa; ” non è sul tavolo un’ipotesi di obbligo per la terza dose anti-Covid. In generale, non c’è alcun tabù rispetto all’obbligo vaccinale; ed il Governo lo ha già previsto per alcune categorie ; nel frattempo abbiamo deciso di avviare un percorso dando fiducia ai cittadini che hanno dimostrato grande disponibilità alla vaccinazione ; e attualmente proseguiamo su questa strada. Poi è chiaro che se nelle prossime settimane saremo davanti a problemi cogenti, allora si potranno valutare eventualmente obblighi specifici per categorie specifiche, ma oggi non è il tema”.