Zao, l’app che tira un sonoro schiaffo alla privacy
Zao: quel giochino made in China, che mette a rischio la privacy degli utenti. Tutti i particolari che mettano a rischio sicurezza l’app
- Preambolo– Qualche giorno fa, mi sono ritrovata sotto gli occhi, una notizia che ha colpito molto la mia curiosità, da un lato. Dall’altro invece, sotto l’aspetto della privacy, mi ha messo un pó in allarme.E se mi concede qualche minuto,miei cari amici, vi spiego perché.
- Il fatto– La Apple, Venerdì scorso, ha lanciato in Cina, una nuova applicazione: Zao. Momo, inoltre, é la società cinese che l’ha ideata. Sin qui, nulla di particolare.Né da eccepire.Se non fosse peró ,che i download dell’applicazione, sono saliti alle stelle. Tanto da scalare tutte le classifiche.Insomma: in poco piú di 4 giorni, Zao é diventata l’app piú scaricata. Ma addentriamoci di piú nel caso. E cerchiamo di capire
- Cos’è Zao– Zao é un’applicazione per IOS, il sistema operativo di Apple,per i dispositivi mobili, sviluppata per l’appunto, dalla società cinese Momo. Zao,permette di creare dei video, in cui gli utenti possono sostituire i volti degli attori. In scene di film, spettacoli e video musicali popolari. Il tutto : caricando solo un selfie.
Le similitudini con Faceapp
- Caso simile a Faceapp– L’occorso, sembra molto simile a quello di Faceapp.L’applicazione russa, utilizzata, per invecchiare i volti. E che salvava le foto degli utenti sui suoi server. Con la possibilità di usarle per diverse attività. Tra cui la cessione ad altre società del gruppo Faceapp.
- I provvedimenti di Wechat– Wechat, Il WhatsApp per la telefonia cinese, ha bloccato l’utilizzo di Zao ,sulla sua piattaforma.Ne consegue quindi, che i video creati con l’applicazione, si possono condividere. Ma chi li condivide non puó invitare i propri contatti a utilizzare Zao.Il blocco, si concreta con il seguente messaggio.”L’accesso a questa pagina, é stato bloccato,poiché contiene molti rischi sulla sicurezza”.
- I problemi causati dall’app– Le difficoltà principali, fatte insorgere dall’applicazione, riguardano le scelte sulla gestione dei dati personali. Cioé: una volta accettati i termini e le condizioni di utilizzo dell’app, l’utente non ha scelta. Cioé: cede a Zao, tutti i diritti, riguardo l’utilizzo dell’ immagine del proprio volto.
- I provvedimenti intrapresi dalla società cinese- La Momo, a sua volta, solo a scopo cautelativo, ha annunciato su Weibo, la sua intenzione di modificare questo passaggio.Cosí da rassicurare tutti gli utenti.
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