Tonno e bisfenolo

Tonno

Tonno in scatola pericoloso

Un recente studio condotto da autorevoli ricercatori tedeschi , ha evidenziato come diverse marche di questo pesce ; almeno 6; contengono bisfenolo. Un allarme per la salute dei consumatori. Ecco di cosa si tratta

Il Bisfenolo; comunemente denominato BPA; è una sostanza chimica utilizzata ,sin dagli anni ’60 a livello industriale. Lo stesso è adoperato per aumentare la resistenza di contenitori destinati agli alimenti, come: lattine e scatolette. Si tratta quindi, di quel rivestimento protettivo che si trova internamente alle confezioni di : carne e pesce, panna, e soprattutto piatti pronti.

Se agli inizi degli anni ’60 non si conoscevano ancora i rischi per la salute a causa di questa sostanza, dagli anni ’90 , invece, alcuni iniziarono a denunciare la possibilità di contaminazione del Bisfenolo; che potrebbe passare dalla scatoletta al cibo.

Un recente ;studio condotto dal Governo Tedesco; ha stilato una lista di prodotti potenzialmente contaminati dal bisfenolo. Negli alimenti a rischio ci sono: carne, pesce, salsicce, zuppe, panna e latte di cocco, in cui è stata trovata il CdB, cyclo-di-BADGE: una sostanza che è strettamente correlata al Bisfenolo.
Dunque sono molti i prodotti in cui è stato riscontrato un elevato rischio di trovare il bisfenolo, anche se c’è da precisare che le quantità presenti sono sempre entro i limiti di Legge. Questi limiti sono decisi da l’Efsa, in attesa comunque di alcuni aggiornamenti a riguardo.

Gli effetti tossicologici sulla salute di questa sostanza non sono stati ancora dimostrati del tutto. Tuttavia, siccome è presente in molti prodotti alimentari, ne consegue che l’uomo ne è continuamente esposto.
Secondo alcune fonti, poi, la continua esposizione di questa sostanza; comporta un rischio maggiore a contrarre tumori, specialmente quello della mammella. Ma effetti negativi si hanno anche sul sistema endocrino; con la compromissione dell’equilibrio ormonale e l’attività riproduttiva.

Tra gli alimenti esenti dagli effetti patogeni di questa sostanza ci sono: frutta, verdura e latticini; come anche gli alimenti destinati alla prima infanzia e bambini.

In ogni caso, sembra che la quantità di bisfenolo nelle lattine e nei contenitori per alimenti sia diminuita. Queesto dimostra che c’è una certa preoccupazione a tal riguardo. Purtroppo, peró, ci sono ancora alcuni Paesi che non hanno regolamentazioni molto rigide ;come quelle dell’UE e dell’Italia; che non danno molta importanza a questo problema.

Il consiglio che può essere dato a tutti i consumatori è quello di non consumare molti cibi in lattina, come tonno e simili. Meglio acquistarli nei barattoli di vetro; e, se possibile , preferire sempre cibi freschi.