Sportelli Atm, revisione costi prelievo?

Sportelli Atm e revisione costi

Sportelli

Il punto

  • Bancomat spa,  anche in nome e per  conto dei  soci ; 120 gruppi bancari italiani che emettono le carte ai clienti ; ha chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’abolizione delle commissioni interbancarie  e dei  pagamenti commissionale applicati ai prelievi a carico del cliente.

Oggi

  • In un anno, i prelievi fatti agli sportelli Atm di banche diverse da quella emittente la carta, sono circa 150 milioni su un totale di 550 milioni; il tutto  per un valore di circa 100 miliardi di euro.  Alcune banche, poi,  permettono il prelievo con carta Bancomat; allo sportello Atm di una banca; diversa  in maniera gratuita. In ogni caso, la tendenza é quella di far pagare una commissione che spesso non tiene conto della somma ritirata.

Il problema

  • Secondo l’Amministratore Delegato di Bancomat Spa , Zollo: “Questi costi potrebbero essere modificati con un motivo giustificato e soprattutto dovrebbero essere resi noti in anticipo al cliente;  il quale avrebbe facoltà decidere liberamente di recedere  o meno dal contratto. Questo a prescindere che  gli venga addebitata o meno la spesa ;

Il sistema attuale

  • Con l’attuale sistema, la banca emittente la carta  , é tenuta a  riconoscere alla banca proprietaria dell’Atm una commissione interbancaria di 49 centesimi di euro per gni prelievo; somma regolata dall’authority.

Aspetti critici

  • E qui c’è il primo aspetto problematico. Spiega Zollo: «La gestione, manutenzione e l’ammortamento dell’Atm hanno un costo, stimato fino a 1 euro per ogni prelievo. La banca in cui avviene il prelievo, quindi, fornisce un servizio in perdita perchè riceve solo 49 centesimi. Questo modo di operare non è più sostenilbile».
  • Ed è bene sottolineare che la banca che addebita la commissione; compresa tra 0 e 3 euro; non è quella in cui si preleva. Bensì è quella dove ha il conto il cliente che fa il prelievo; quindi è alla sua banca che va la commissione. Pertanto se si va nella propria banca non si paga niente. Se si va altrove si paga fino a 3 euro alla propria banca, dove già si ha, pagandoli, il conto e la carta. «È un sistema che, oltre a essere poco trasparente, non remunera il costo di chi offre il servizio.

La proposta

  • Per questo, spiega Zollo, ” abbiamo proposto all’Antitrust un modello differente”. L’idea è quella di tagliare la commissione fissa in modo tale che ogni banca stabilisca il suo prezzo. Nel dettaglio, il progetto di Bancomat spa sarebbe quindi «prevedere due passaggi essenziali. Primo, azzerare la commissione interbancaria di 49 centesimi, secondo consentire alla banca che gestisce l’Atm di applicare al cliente di un’altra banca che fa il prelievo, una commissione fino a un massimo di 1,5 euro per operazione.

MODELLO

  • Il modello prevede che; prima di procedere con il prelievo; al cliente venga mostrata l’entità esatta della commissione applicata; con la possibilità di annullare la transazione. Inoltre Bancomat Spa  metterà a disposizione un’app gratuita che mostrerà la localizzazione di tutti gli Atm; con l’indicazione della commissione applicata da ciascuno. E la commissione applicata dovrà essere unica per ogni gruppo bancario su tutto il territorio nazionale.

Motivi

  • L’AD di Bancomat Spa , cosí conclude:
  • “Siamo convinti che la remunerazione del servizio di prelievo così gestita consentirà di arginare la chiusura degli Atm. Il nostro nuovo modello, inoltre, supera questo problema perchè prevede di estendere la possibilità di prelevare contanti anche dai pos di esercizi commerciali che hanno molti contanti. Ovvero: benzinai, tabaccai e supermercati. La proposta sostenuta dalla società potrebbe finalmente dare risposta alle proteste sollevate dai consumatori.

Trasparenza

  • L’applicazione di una soglia massima di commissione; come la presa visione al momento del prelievo del costo applicato dalla banca; puntano proprio a una maggiore trasparenza. Sul mercato poi il riflesso,  garantirebbe presidio e maggiore concorrenza anche nei comuni più piccoli. 
  •  Per avere una chiara e corretta consapevolezza dei costi applicati al servizio, per rendere tutto più trasparente e competitivo. “

Proroghe

  • L’Antitrust  ha comunicato di aver spostato al prossimo 31 ottobre la chiusura dell’istruttoria, avviata il 1° dicembre 2020 e scaduta lo scorso 29 aprile. La decisione è stata assunta considerando «la complessità della fattispecie oggetto del procedimento e del quadro fattuale.
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