La Rivista “Bon á savoir” bacchetta i deodoranti roll-on
Pubblicato uno studio sui deodoranti roll-on . Bon á savoir , una rivista di consumatori svizzera, rende pubblici i risultati dei test. 14 marche altamente nocive. Sotto accusa anche “Denim” e “Borotalco”
Il test
La rivista di consumatori Svizzera Bon a savoir , rende pubblici i risultati di un test sui deodoranti, svolto dall’Istituto austriaco SGS Frenesiusdi Wörgl.
Secondo il Giornale, l’istituto di cui sopra, ha esaminato i composti di questi prodotti per verificare l’esistenza di sostanze indesiderate . Come: fragranze , profumi allergizzanti, sali di alluminio, ftalati ecc.
14 Deodoranti testati
- I 14 deodoranti roll-on testati si acquistano per lo piú i nei supermercati svizzeri . Alcune marche , peró, sono vendute anche in Italia.
I risultati
- Il test ha dimostrato che la maggior parte dei deodoranti contiene fragranze che possono causare allergie . E , in particolare, due marche tra le piú costose, presentavano componenti particolarmente preoccupanti.
Le sostanze
Di seguito si riportano le sostanze che hanno isolato gli esperti :
• Fragranze allergizzanti
I deodoranti penalizzati sono quelli che contengono uno o più dei 31 profumi comuni ; in un quantitativo superiore ai 10 mg/kg.
• Profumi ad alto rischio allergico penalizzati i prodotti che contengono: geraniolo, citrale, idrossicitronellale, cinnamale, eugenolo, isoeugenolo, cumarina, farnesolo o estratti di muschio e muschio di quercia.
• Muschi policiclici: sostanze difficili da degradare nell’ambiente e che si accumulano nel tessuto adiposo umano. Il laboratorio ha esaminato la presenza del cashmeran, detto anche “legno di cachemire” e di altri dieci muschi.
• Dietil ftalato (DEP): una sostanza che si ritiene agisca come interferente endocrino; danneggiando riproduzione e fertilità.
I sali di alluminio
Un discorso a parte va fatto per i sali di alluminio, contenuti in metà dei deodoranti del test.
Come ricorda la rivista, l’alluminio può accumularsi nel corpo ; ed alcuni studi suggeriscono che una quantità eccessiva di questa sostanza favorisce il cancro. I deodoranti contenenti alluminio e antitraspiranti sono stati quindi accusati di rappresentare un rischio per la salute; in particolare di favorire il cancro al seno
La classifica
La rivista, sulla base dei testi , considera come “insoddisfacenti” i deodoranti Denim e Borotalco.
Il primo, perché contiene geraniolo, citrale eugenolo e cumarina. L’altro perché ha tracce di geraniolo, citrale, idrossicitronellale e cumarina ; tutte fragranze che ;secondo il Comitato scientifico dell’Unione europea per la sicurezza dei consumatori (SCCS); sono particolarmente preoccupanti. Alcuni studi mostrano infatti che possono causare allergie in diverse persone.
In entrambi i deodoranti è stato trovato anche galaxolid :un muschio sintetico, componente che si accumula nel tessuto adiposo e può scatenare allergie ; ma anche dietil ftalato (DEP), sospettato di danneggiare la fertilità. Questo composto chimico viene utilizzato in particolare per fissare e prolungare l’efficacia dei profumi presenti nei deodoranti.
Gli altri otto
- Gli altri otto deodoranti testati contengono fino a sette fragranze potenzialmente allergizzanti ; ma, nonostante ciò, hanno ottenuto tutti una valutazione “soddisfacente”. Tra questi troviamo i due deodoranti roll-on Cien venduti da Lidl, il Nivea Dry Confort e il Rexona.
La replica delle aziende
Bon à savoir fa sapere anche cosa hanno dichiarato alcuni produttori in seguito ai risultati:
Secondo il distributore Promena, Denim Original è conforme ai requisiti legali. Bolton, creatore di Borotalco, invece, scrive che i suoi test clinici non hanno rivelato particolari problemi. Nivea , invece, specifica che il suo Dry Comfort è ora disponibile in una nuova formula.