Produzione agroalimentare, il Covid porta controlli serrati
Produzione agroalimentare .I numeri dei controlli ai tempi del Coronavirus. Quali i risultati?
- La produzione agroalimentare interessata da pressanti controlli. Tutti i risultati di un’azione obbligata dalla pandemia.
- La filiera agroalimentare; in questa fase molto delicata per il mondo dell’industria ; é interessata da controlli molto meticolosi. Del resto non poteva essere altrimenti. La salute del consumatore infatti, mai come oggi, deve essere altamente salvaguardata.
- Ma parliamo di numeri.
I controlli
- Quasi 30mila controlli antifrode ; di cui 3.285 ispezioni direttamente presso gli stabilimenti di produzione; con particolare attenzione ai prodotti di qualità DOP, IGP, biologico, settore oleario e vitivinicolo.
- In particolare, l’attività ispettiva si é concentrata sui canali eCommerce; questo perché le vendite online sono aumentate per via delle misure restrittive per il contenimento del Covid-19. Pertanto ,nel mirino sono finiti: i porti italiani che hanno accettato i prodotti agroalimentari. I risultati dei controlli fanno riferimento ai primi 4 mesi dell’anno. Periodo in cui la filiera agroalimentare ha continuato a fornire il suo apporto indispensabile; non fermandosi neanche durante il lockdown. Rimanendo efficiente quindi sia nella produzione, che: nella trasformazione e nella vendita; continuando a garantire dunque:qualità, sicurezza ed eccellenza.
Le zone
- Oltre un terzo dei controlli sono stati svolti nell’area settentrionale del Paese; in particolare in Lombardia e Veneto; proprio a garanzia delle maggiori e più consistenti produzioni Ig al mondo. Superano l’esame: il Grana padano; con oltre 5,2 milioni di forme; e il Sistema Prosecco, con oltre 600 milioni di bottiglie prodotte . Le irregolarità riscontrate, in sostanza, sono in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale; a dimostrazione del fatto che non si è speculato in un momento di particolare difficolta per tutto il mondo.
L’encomio del Ministro
- “In questi quattro mesi dunque, l’agroalimentare italiano ha continuato a garantire: sicurezza, trasparenza e qualità; dimostrando di essere uno dei settori più strategici durante la pandemia di Covid-19″. Cosí ha commentato il Ministro Teresa Bellanova; aggiungendo poi:”Gli uomini e le donne dell’Icqrf, hanno continuato a vigliare per il bene della collettività; e di quanti lavorano con impegno e sacrificio, contro: le pratiche sleali e gli atteggiamenti speculativi che danneggiano le filiere sane. Le aziende, gli agricoltori, i braccianti agricoli ;con enorme senso di responsabilità ;non si sono mai fermati. Neanche quando tutto il Paese era immobile; assicurando a tutti cibo sano e di eccellenza; tra enormi sacrifici e difficoltà”.
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