Natuzza: la mamma che si prese cura della Calabria
Natuzza, il popolo calabrese la elegge Santa, indipendentemente dal processo di beatificazione.
- Natuzza,la Santa di Paravati. E la donna che amabilmente si prese cura di tutte le anime che si rivolgevano a lei. L’01 Novembre dunque, ricorre l’anniversario della dipartita. Che avvenne appunto l’01 Novembre 2009. Papa Francesco, il 06 Aprile 2019, ne ha autorizzato il processo di beatificazione.
- Fortunata Evolo quindi, nasce a Paravati di Mileto, il 23 Agosto 1924. In provincia di Vibo Valenzia, Calabria. La mistica, vive la sua adolescenza ,accudendo mamma e fratelli. Famiglia abbandonata dal padre,mentre era in cerca di lavoro in Argentina. A 14 anni Fortunata, viene assunta come domestica dall’avvocato Silvio Colloca. É in quella casa dunque che vive i primi fenomeni paranormali;quali: la visione di defunti. Per questi infatti ,si licenzia e va a vivere dalla nonna, pensando di farsi suora. I Religiosi peró, la sconsigliano fortemente, proprio a motivo di quegli eventi. Pertanto la madre ,combina un matrimonio con il figlio di amici. Un falegname in guerra, con cui la Santa ,si unisce in matrimonio per procura, il 14 Agosto 1943. Hanno 5 figli.
- Nel 1987, Natuzza, costituisce una fondazione per costruire un santuario mariano e strutture per l’assistenza medica. Oltre che centri per giovani, anziani e disabili. Inoltre, la sua fede, nel 1994, le ispirò la costituzione di cenacoli di preghiera.
- In molti testimoniano che durante la sua vita, la donna, ha vissuto una serie di episodi paranormali. Come: apparizioni e colloqui con Gesú Cristo, la Madonna, Angeli, Santi, defunti. Oltre che la bilocazione, momenti di estasi,comparsa di stimmate ed effusioni ematiche dolorose,durante il periodo di Pasqua.
- Diverse testimonianze inoltre , le attribuiscono anche il dono dell’illuminazione diagnostica. Ovvero: la capacità di diagnosticare, con certezza, una malattia e suggerirne la cura migliore.
I dialoghi di Natuzza
- Per molti anni Natuzza, ha ricevuto in casa, persone di tutto il mondo. Che andavano a trovarla, nella speranza di avere notizie dall’aldilà, dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie.
- Don Marcello Stanzione quindi, dopo avere studiato in modo approfondito le contrastate opere di Natuzza non ha dubbi. ” I defunti ribadivano a Natuzza l’esistenza del Purgatorio, del Paradiso e dell’Inferno. Qui venivano inviati dopo la morte, come premio o castigo per la loro condotta di vita. Natuzza, con le sue visioni, conferma l’insegnamento plurimillennario del cattolicesimo. Cioé che: immediatamente dopo la morte, l’anima del defunto, viene condotta al cospetto di Dio. E ne viene perfettamente giudicata in tutti i minimi particolari della sua esistenza. Coloro che venivano inviati nel Purgatorio, richiedevano sempre, tramite Natuzza: orazioni, elemosine, suffragi .Inoltre anche Sante Messe, affinché fossero loro abbreviare le pene” . Secondo Natuzza, il Purgatorio in definitiva, non é un posto. Ma uno stato interiore dell’anima. Che fa penitenza negli stessi luoghi terreni dove ha vissuto ed ha peccato. Anche nelle stesse case abitate durante la vita . Talvolta comunque, le anime fanno il loro Purgatorio anche dentro le chiese. Quando é stata superata cioé, la fase di maggiore espiazione.
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