NAS sequestrano 300 Kg di alimenti
NAS
Il fatto
- I NAS di Reggio Calabria danno notizia del sequestro in una nota del 21 Giugno.
- Di seguito i particolari.
L’operazione
- L’attività di indagine ha riguardato molte zone del territorio reggino. In particolare, i Carabinieri hanno ispezionato diversi esercizi commerciali siti inReggio Calabria, nelle piana di Gioia Tauro e nella Costa Jonica.
- Nella specie, l’operazione; volta alla tutela della salute e della sicurezza alimentare nella stagione estiva ; ha portato al sequestro ; di oltre 300 kg di prodotti alimentari privi di tracciabilità ; e ha rilevato la presenza di numerose attività in gravi carenze igienico-sanitarie.
Zona Pentimele
- In particolare, i militari ;in una pizzeria- ristorante nella zona Pentimele di Reggio Calabria; durante l’ispezione delle cucine; hanno sequestrato 25 kg di carne e formaggi ;usati per la preparazione dei pasti ; senza certificazione sull’origine e di indicazione sugli ingredienti.
Zona Catona
- A Catona ; in un ristorante , hanno sequestrato oltre 30 kg di prodotti di cui si non si conosce l’origine.
Zona Villa San Giovanni
- Nella zona di Villa San Giovanni; in un Bar del centro; i militari, hanno elevato sanzioni per carenze igienico struttuali
Siderno
- In Siderno , invece; dopo alcune ispezioni in due pescherie ed una macelleria ,i NAS hanno sequestrato 45 kg di preparati ; con sanzioni per 8000 euro , dovute al riscontro di gravi carenze igienico sanitarie.
Marina di Gioiosa Jonica
- Presso Marina di Gioiosa Jonica , invece, in una macelleria, sono stati sequestrati 10 kg di salumi; mentre in altre 4 attività; tra Sinopoli e Delianuova; i Carabinieri hanno sequestrato :oltre 220 kg di salumi, formaggi, prodotti dolciari e carne ;privi di etichetta e senza indicazioni degli ingredienti primari; conservati in ambienti con gravi carenze igienico strutturali ; con oltre 14.000 euro di sanzioni.
Ripristino
- Pertanto, i titolari delle attività ispezionate; anche seguito della segnalazione all’ASP Reggina parte dei militari; dovranno adeguare i loro locali alle disposizioni vigenti in materia; mentre gli alimenti sequestrati verranno distrutti da aziende specializzate.