Le conseguenze di una scelta
Le conseguenze di una scelta. Un breve racconto su come le scelte di una persona, possano influenzare la vita degli altri
Di fronte l’asilo
- “Piú mi guardo attorno e piú mi chiedo cosa ci faccio qui.
- Tra qualche minuto ,l’asilo ,si riempirà di piccole pesti ; e per 8 ore non avrò altro tempo. Non avrò attimi per capire; momenti per pensare. E cosí, tra tutto il tempo che non avrò piú ,tra poco, inizierá un altro anno di scuola materna…
- Tra qualche minuto non avrò piú tempo per rimuginare. Giá: rimuginare. Chissà se importa oramai; del resto il dado é tratto; indietro non si torna piú.
- Per quanto sia amaramente pentita, nessuno mi restituirà piú la mia vita. Se solo non fossi scappata: non fossi andata via da quella terra! Lí é rimasto il mio cuore: ridotto in mille pezzi.
Troppo
- Mi dispiaceva tanto, ma non potevo piú rimanere in quella città. Quel rifiuto; quello sguardo; quel sarcasmo: chi se li scorda!
- Per lui ero troppo: troppo magra; troppo bianca; troppo precisa; troppo bacchettona..Ma quel che conta: ero troppo poco rispetto a lei : una meridionale non troppo alta, ma ben fatta. Con quell’accoglienza cosí disarmante , a cui, neanche lui ,ha saputo dire di no.
É passato
- Sono passati anni, ma ancora ,quella ferita é aperta.
- Pensavo che la mia soluzione mi avrebbe confortato. Purtroppo, peró, non é stato cosí. Anche se la mia scelta mi ha portato lontana, quegli occhi di uomo non sono piú riuscita a dimenticarli. Cosí come lo sguardo accogliente di quella ragazzina , che mi ha rubato l’amore della vita.
Guardo
- Guardo questo edificio per l’ennesima volta, ma ancora non riesco a cogliere nulla.
- No, non sento nulla; no: non amore,né passione, né tenerezza; niente di niente.
- Eppure queste luci; i cavalli a dondolo, le sedie colorate…le casette in miniatura: in formato bimbo, dovrebbero dirmi qualcosa! Invece niente… Né gli orsacchiotti, né i Lego; né i vetri tappezzati di disegni , mi dicono nulla. Non un brivido; né un tremore…
Una madre
- Sono una madre putativa di tanti figli, con un cuore assopito; fiaccato da una scelta sbagliata. Sono una donna corsa tra le braccia del Signore per nascondersi; ed essere protetta.
- La mia fuga é stata repentina; con le valigie fatte alla rinfusa e senza una meta precisa. Non ero lucida, adesso ne sono sicura..
- Ma, nonostante questo, convinsi tutti della mia vocazione; persino me stessa; me che non volevo ammettere che stavo scappando dalla vergogna. Dalle parole di derisione di un ragazzo che amava un’altra ; e che tra l’altro, aveva intuito sin troppo bene che lo amavo; anche se non avevo mai fatto o detto nulla per manifestare il mio interesse.
- Evidentemente ero stata comunque sin troppo trasparente. Infatti, quello che i miei occhi gli dicevano, lui, lo aveva capito sin troppo bene; e se ne fregava. Anzi ci rideva su con gli amici.
Rimorsi
- Ah, se solo lo avessi di fronte! Ora, gli urlerei contro tutto il dolore che mi porto dentro. Tutta la rabbia per quel rifiuto al gusto di derisione; tutto il veleno per un amore mai dichiarato e solo sperato.
La trappola
- E invece sono qui, intrappolata nel mio vestito di sposa del Cristo, oramai non piú novella. Ecco dove mi ha condotto l’aver chiuso il cuore alle delusioni!
- Tutto sommato credo che doveva andare cosí; del resto, non vedo quale altra alternativa mi si poteva offrire.
- Non sono tagliata né come femmina, né come madre; e men che meno come donna di accoglienza.
- Tra poco quei mostriciattoli varcheranno le porte di questo asilo. Di sicuro saranno viziati, ribelli e maleducati. Magari, tra loro, incontrerò gli occhioni di qualche bimba meridionale. Lo sguardo dell’accoglienza. Quegli stessi occhi di ragazzina , che mi hanno portato via :l’uomo che tanto amavo. Per questo; e solo questo, sarà proprio su quegli occhi che sfogheró la mia ira per l’ennesima volta.”
Buonasera Avvocato e complimenti per questa nuova rubrica; sono davvero felice che il Suo sito sia sempre più ricco di novità.
Purtroppo è molto triste sapere che ci sono “spose del Cristo” non tanto per vocazione ma perché reduci da delusioni; così come è inaccettabile che una persona (con l’aggravante, come in questo caso, di essere “sposa del Cristo) scarichi le proprie delusioni su innocenti ed indifesi. Altro aspetto che emerge da questo racconto è il razzismo (che purtroppo sta emergendo anche adesso tra i vari presidenti di regione per l’eventuale diversità dell’inizio della fase 2) che c’è tra nord e sud.
Salve a lei. Sono io che ringrazio lei per il suo commento davvero garbato!