Controlli a parafarmacia
Controlli mirati in una parafarmacia. Dal sospetto al riscontro. I risvolti delle indagini. Eccovi tutti i particolari della pietra che scotta.
- L’avviso– Il Ministero della Salute, né da’ notizia sul suo sito istituzionale. Piú in particolare, in questi giorni, alcune indagini dei Nas, hanno portato alla scoperta di un caso di negligenza. Oltre che di imprudenza ed imperizia.
- Le indagini– Il 10 Settembre 2019 infatti, i militari hanno portato a termine un’attività di indagine molto scrupolosa. Che non ha lasciato privi di conseguenze legali i suoi destinatari.
- I controlli Piú in particolare, il braccio forte della legge, ha posto sotto controllo una parafarmacia abruzzese.
- Il luogo– Piú nel dettaglio: l’esercizio posto in visione, é sito in provincia di L’Aquila.
- Gli esiti– Cone già accennato, nel corso delle ispezioni, i NAS di Pescara, hanno rilevato diverse infrazioni.
- Le incongruenze – Prima fra tutte. All’esterno della parafarmacia, non c’era nessuna insegna ,che segnalasse i tipi di farmaci in vendita.Seconda difformità. Non esisteva alcun tipo di informazione, in merito al nominativo del farmacista responsabile. Terzo. All’interno del sito, non vi erano spazi. Né contenitori ad hoc, per la conservazione dei farmaci scaduti.Ed infine. Non vi erano spogliatoi.E neanche servizi igienici per il personale dipendente.
Rimedi
- Le sanzioni – A causa delle violazioni riscontrate, il reparto speciale dei carabinieri ,ha effettuato, le segnalazioni richieste dalle circostanze. Nello specifico, hanno segnalato sia il rappresentante dell’attività, che il farmacista che la gestiva. Ovverosia: i militari, hanno reso note le imperizie degli indagati alle autorità amministrative e sanitarie.
- Riflessioni– L’operazione appena descritta, é degna di nota, per diversi ordini di ragioni. Innanzitutto: chi svolge un’attività nel settore farmaceutico, é difficile che si perda in questi bicchieri d’acqua.
- Mi spiego– Una delle prime cose che si apprendono nello svolgere questa professione, é il principio di conservazione del farmaco. Del resto, sfido chiunque a dirmi di non aver mai letto il foglietto illustrativo di un farmaco. Figuriamoci se non lo ha mai fatto un farmacista! Comunque cari lettori, se non lo avete ancora fatto, vi invito a farlo. Quantomeno per verificare quello vi sto riferendo. Comunque.Facciamo un esempio. Poniamo , per assurdo, che un cliente chieda al suo farmacista come deve conservare il farmaco che sta per acquistare. E poniamo che il professionista voglia essere scrupoloso nel rispondere. Senz’altro, dovrà leggere il foglietto illustrativo. Questo per dire che :un farmacista non puó non sapere che il suo esercizio deve garantire spazi e contenitori idonei alla conservazione dei medicinali. Permettetemi infine, una chiosa. É possibile che un dipendente non possa disporre di uno spazio in cui cambiarsi? Per lavarsi le mani? O per andare in bagno? E detto questo mi taccio.
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