Stretta al coronavirus: Conte chiede un sacrificio in piú
Il Presidente del Consiglio Conte tenta il tutto per tutto.
- Una decisione tira l’altra. E le ciliege ,qui, purtroppo non sembrano mai finire. Queste infatti, sono ore frenetiche e decisive per la salute degli italiani. E paura e dubbi la fan da padroni.
Le perplessità di Conte
- Cosa fare? Come comportarsi? Quali decisioni prendere? Quale sará la piú efficace?
- Saranno state queste, tra le altre, le domande che il Presidente del Consiglio si é posto ?
- Cosa avrá pensato il Presidente in questi giorni in cui il tempo sembrava troppo poco per corrergli contro? Sicuramente di tutto. Lo testimoniano infatti i provvedimenti susseguitesi ed integrati, man mano che il virus li superava.
- In questo contesto dunque, anche la decisione di ieri sera , sembra essere l’ennesimo tentativo di chi vuole tenere un passo avanti rispetto al virus. Pertanto é cosí che Giuseppe Conte chiude un altro pezzo d’Italia sino al 25 Marzo. Ancora un discorso alla nazione: il terzo in pochi giorni. Ma il tempo è questo; di altro purtroppo non ce n’é. Per cui, da oggi ,sono chiuse, in tutta Italia, le attività commerciali; tutte tranne i servizi essenziali.
Rimarranno aperti…
- Rimarranno invece aperti: farmacie, supermercati, banche, uffici postali; artigiani, idraulici, meccanici, pompe di benzina, tabacchi. E le edicole. Inoltre, saranno attivi i trasporti; anche se ridotti, in base a decisioni prese a livello regionale. Mentre per quanto riguarda gli aeroporti ci potrebbe essere una selezione sugli scali.
- Sarà garantito tra gli altri il servizio a domicilio. Mentre bar, pub, e ristoranti sono costretti a spegnere le luci .
- Non cosí peró, le vendite di generi alimentari. Pertanto: «Nessuno corra ad accaparrarsi generi alimentari» . Una precisazione d’obbligo quella del Presidente del Consiglio. Del resto, le lunghe file formatesi davanti ai supermercati lunedí e martedí sera la esigevano.
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