Bonus Benzina ai dipendenti privati
Bonus Benzina
Il punto
- Un recente emendamento al decreto Ucraina , fornisce dei chiarimenti in merito alla destinazione del bonus benzina ( di 200 euro ) ;concesso ai dipendenti di tutti i datori di lavoro privati.
Cos’é?
- Il bonus benzina consisterebbe in un aiuto di Stato dovuto ad una delle iniziative prese dal Governo, per far fronte al rincaro dei carburanti; aumento legato alla delicata ed odierna situazione internazionale.
- L’intervento normativo , infatti, avrebbe lo scopo di andare incontro alle difficoltà dei lavoratori per l’aumento generale dei prezzi, causato dalla crisi russo-ucraina. E questo senza accrescere il costo del lavoro per l’azienda.
Considerazioni preliminari
- Prima di esaminare il testo dell’emendamento al Decreto Ucraina, corre l’obbligo di evidenziare come tale testo è nel pieno del procedimento di conversione in legge. Pertanto, il documento redatto dal Senato dovrà poi passare alla Camera, ed – in ogni caso – dovrà essere convertito in legge entro il 20 maggio.
I destinatari
- In ogni caso: considerate le ultime novità normative , il buono carburanti previsto il 2022, sarebbe da ritenersi esteso a tutti i datori di lavoro ; a titolo di fringe benefit.
- Pertanto; i buoni benzina 200 euro per i lavoratori subordinati ;potrebbero essere versati da tutti i datori di lavoro, ovvero:
- aziende private;
- studi professionali.
Gli esclusi
- Dal bonus in oggetto , al momento, sarebbero esclusi i lavoratori del settore pubblico.
Tecnicamente
Dal punto di vista tecnico, il bonus benzina non consisterebbe propriamente in un bonus in denaro; né in una forma di rimborso carburante. Si tratterebbe, infatti, di un benefit che il datore di lavoro può valutare se assegnare o meno al proprio lavoratore subordinato. La finalità è quella di contribuire alle spese di acquisto della benzina.
- Tutti i lavoratori dipendenti potranno ottenerlo, infatti, al di là dell’ammontare dello stipendio. La concessione del bonus in effetti, non sarebbe legata a limiti reddituali.
Come si ottiene?
- Se ci si domanda come chiederlo, la risposta da sarebbe che i lavoratori non dovranno presentare nessuna domanda per accedere al bonus benzina in oggetto. Si tratta, infatti, di un’agevolazione che dovrebbe essere assegnata in via diretta dall’azienda.
- Nell’ambito di questo meccanismo, comunque, non si applicano tasse sul reddito. In altre parole, detto importo non concorrerebbe alla formazione del reddito imponibile fiscalmente ai sensi del comma 3 dell’art. 51 del TUIR e neanche ai fini contributivi. Il bonus, peraltro, rientrerebbe nella lista dei bonus senza ISEE.
- Di solito la soglia esentasse per detti “fringe benefit” comporta una franchigia di 258,23 euro; alla quale si sommerebbero gli ulteriori 200 euro se utilizzati per buoni carburante.