Il Bonus bancomat

Bonus bancomat ,  come e quando


Un Buoni che lo Stato riconosce,  senza bisogno di presentare la dichiarazione ISEE. Analizziamo insieme il Bonus bancomat

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Elaborato dal governo Draghi ; introdotto dal Decreto Lavoro ; dal 30 Giugno 2021 , é attivo il bonus bancomat.

Il Decreto Lavoro

  • Il DL n. 99 del 30 giugno 2021; chiamato  Decreto Lavoro e Imprese, perché contiene una serie di disposizioni in merito all’attività lavorativa ;  all’art. 1 ; introduce  un  bonus dedicato proprio ai lavoratori.

Beneficiari

  • I destinatari della nuova agevolazione sono i lavoratori autonomi ; ed il buono si compone di tre nuovi distinti crediti d’imposta.

In dettaglio

  • Il bonus bancomat é un’ agevolazione fiscale pensata per le Partite Iva;  da sempre considerate da Draghi ; come la categoria che più necessità di aiuti e ristori. Essa  é costituita da tre crediti d’imposta a compensazione.
  • Con  il primo credito d’imposta,  lo Stato:
  • esenta  le Partite Iva dal pagamento delle commissioni ; applicate dalla banca alle stesse  ; per aver accettato il pagamento elettronico: ovvero con carta;
  • offre ; per un totale di 480 euro; un credito per le spese che riguardano : acquisto, noleggio e collegamento di POS e registratori di cassa telematici.

Pagamenti elettronici

  • Occorre evidenziare che :  accettare i pagamenti elettronici ; nello svolgimento della propria attività ; comporta dei costi .  Prima di tutto , perché: le partite IVA; in quanto soggetti tenuti per legge; devono acquistare o noleggiare il POS . Poi, perché : per ogni pagamento accettato ; la banca con cui il POS è collegato ; applica una commissione. Ne consegue quindi, che : per  ogni pagamento accettato con carta o bancomat ; il negoziante  corrisponde sul totale una percentuale dell’importo.

Prima

  • Il Decreto-Legge  n 124/2019 , stabiliva  che i lavoratori autonomi  avessero diritto ad un credito d’imposta ; cioé : un rimborso pari al 30% dei costi totali ;  proprio per le commissioni  versate sui pagamenti elettronici.

La novità

  • Il DL  n 99/2022  ; detto Decreto Lavoro e Imprese ; con l’articolo 1 comma 10 ; alza la percentuale di rimborso al 100% ;  per tutte le commissioni maturate dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022 .

POS a costi ridotti

  • parte le commissioni ;  come  già osservato ;  i lavoratori autonomi  ; quando acquistano e noleggiano il POS ; pagano un costo . Per questo ;
  • la  seconda misura contenuta nel bonus bancomat ; riguarda il rimborso di queste spese ; proprio attraverso un credito d’imposta a compensazione ; ma con criteri diversi dal precedente.
  • Prima di tutto ; dei tre crediti ; questo è l’unico a non offrire un rimborso completo delle spese affrontate ;  ma solo una percentuale inferiore ed entro il limite massimo di 160 euro.
  • Con questa agevolazione lo Stato stabilisce , infatti ; un rimborso;  che varia in base al reddito accumulato dalla Partita Iva nella precedente dichiarazione dei redditi.
  • Più in dettaglio ; in base ai seguenti fatturati sarà applicata la seguente percentuale di rimborso ; ma sempre entro il limite di 160 euro:
  • • 70% : se ricavi e compensi per il precedente periodo d’imposta ammontano a massimo 200.000 euro;
  • • 40% : se ricavi e compensi ;per il precedente periodo d’imposta; oscillano tra 200.000,01 e 1 milione di euro;
  • • 10% : se ricavi e compensi ;per il precedente periodo d’imposta ; oscillano tra 1 o 5 milione di euro.
  • Oltre  la soglia di fatturato di cinque milioni di euro non si può usufruire di questo credito d’imposta ,  nè del successivo .

Strumenti evoluti di pagamento elettronico” a costo zero

  • lavoratori autonomi , hanno ancora disposizione un’altra misura  :   il rimborso dei costi per acquisto e noleggio di “strumenti evoluti di pagamento elettronico; strumenti che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica”. In poche parole: questa  categoria di lavoratori,  ha diritto a registratori di cassa telematici :che archiviano i dati fiscali dell’attività in modo automatico ;  così come li trasmettono.
  • Quest’ultima agevolazione , dunque, può coprire fino il 100% dei costi ; entro un limite di 320 euro ; e con una percentuale di rimborso ; che varia sempre in base all’ultimo fatturato dichiarato; in questo modo:
  • • 100% : se ricavi e compensi per il precedente periodo d’imposta ammontano a massimo 200.000 euro;
  • • 70% : se ricavi e compensi per il precedente periodo d’imposta oscillano tra 200.000,01 e 1 milione di euro;
  • • 40% : se ricavi e compensi per il precedente periodo d’imposta oscillano tra 1 o 5 milione di euro.

Per intenderci

  • Le  tre agevolazioni ; racchiuse nel contributo che va sotto il nome di bonus bancomat ; consistono in un rimborso dei costi anticipati . Tale rimborso, peró,  non avviene per pagamento diretto; cioé : non viene versato sul conto corrente.
  • Il bonus , infatti,  verrá restituito, usando il modello F24 ;
  • Questo perché :  con il termine credito d’imposta a compensazione, lo Stato  intende che : il beneficiario puó “compensare” eventuali debiti con l’erario, saldando con tali importi  parte  di quanto deve allo Stato di tasse a fine  anno.
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