22 Maggio: Santa Rita da Cascia

22 Maggio: oggi ricordiamo Santa Rita

22 Maggio: oggi festeggiamo la Santa dei casi impossibili!

  • 22 Maggio. Oggi ricordiamo Santa Rita. Una devozione originatasi qualche tempo dopo la morte della donna. Anima che in molti consideravano in odore di santità quando ancora era in vita.
  • Le notizie sulla biografia di Santa Rita sono approssimative. Per questo, collochiamo la sua storia tra il 1381: anno presumibile della nascita; ed il 1447 /1457 anno della morte. La Santa nasce, cresce e muore a Roccaporena. Un altopiano montagnoso , ubicato a qualche chilometro da Cascia. La fanciulla appartiene ad una famiglia di agiati proprietari terrieri;per la verità non molto giovani; conosciuti da tutti come i pacieri delle allora lotte intestine tra guelfi e ghibellini. I Genitori della giovane Rita; quando la stessa diviene in età di matrimonio; secondo gli usi del tempo; la promettono in sposa ad un ghibellino dal carattere molto irruento: Paolo Ferdinando Mancini.

La conversione del marito

  • Il carattere dolce e mite di Rita; integrato dalle incessanti preghiere della donna ; qualche anno dopo il matrimonio; convincono Paolo a cambiare vita. Questi lascia l’arma e messo su un mulino si ritira a vita privata. I due sposi, allo stato, hanno giá due figli maschi. Che per ironia della sorte non vedranno mai crescere.
  • Il marito di Rita, perché verrá assassinato dai suoi nemici rancorosi. Rita, invece, per intervento della Divina Provvidenza.

La morte dei figli

  • Sono tempi bui quelli in cui vive la famiglia Mancini. Allora infatti, era in uso vendicare la morte del padre. Rita quindi, per evitare che i suoi figli maturassero l’idea della morte vendicatrice; e macchiassero le loro anime con un grave peccato; chiede una grazia. Suo malgrado, supplica la morte dei figli . E Dio la concede.

Le stimmate

  • Rita , rimasta sola, decide di dedicarsi pienamente a Cristo; e riassorbiti i contrasti della famiglia del marito; che nel frattempo non si ritiene vendicata; puó vivere la vita monacale. La donna si rifugia nella preghiera ; ed esce dal monastero solo per soccorrere i poveri.
  • Dio la osserva con profondo amore. Tanto che; durante la notte di Venerdí Santo 1432/1442; la segna in fronte con una delle spine appartenute al Cristo Crocifisso.

Il miracolo della rosa e dei fichi

  • Rita; come detto; tranne qualche piccola uscita, trascorre gran parte della sua vita a Cascia: in monastero. Gli ultimi anni, poi, non le consentono troppi movimenti. É di salute fragile e cagionevole. Tanto che si alletta. Poco prima di morire; é pieno inverno; chiede alla cugina che la sta assistendo, di andare prendere, dal suo orto, una rosa e due fichi. Certo la cugina non vuole deluderla ora che é in punto di morte . Anche se in cuor suo ha paura di non riuscire a soddisfare le aspettative di Rita . Ancora non é stagione di rose e fichi. Giunta in paese, peró, si deve ricredere. Riesce a trovare una rosa rossa in mezzo alla neve e due fichi in un albero. In molti spiegano questi, come i segni inviati alla Santa dell’amore di marito e figli che la vegliavano dal Paradiso. Santa Rita dunque, si spegne dopo aver avuto l’ennesima prova della Grazia di Dio. La sua famiglia infatti la attende, tutta riunita, in Paradiso.

Protettrice

  • Santa Rita, subito dopo la morte ,opera moltissimi miracoli verso i bisognosi. Se ne contano piú di 400. Tanto che il popolo la proclama: la Santa dei casi impossibili. É ritenuta infatti, la Santa che intercede presso Dio per i matrimoni infelici ed i casi difficili .

Leggi: L’ora-di-religione;

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