Uffici Giudiziari: misure urgenti coronavirus

Uffici Giudiziari: provvedimenti coronavirus

Uffici Giudiziari. Ecco cosa cambia in udienza e negli ambienti.

  • Il decreto legge in corso di pubblicazione contiene tutte le misure del caso. Per questo, il Ministero della Giustizia, durante il fine settimana, ha diramato un comunicato. Ha evidenziato infatti, le norme che riguardano il funzionamento degli uffici giudiziari.

La sospensione dei termini

  • Da una parte, vi è la sospensione dei termini processuali; concessa per i procedimenti che si svolgono negli uffici giudiziari delle regioni ove si trovano i comuni interessati dal focolaio;
  • È prevista inoltre, la sospensione delle udienze negli uffici giudiziari del circondario in cui si trovano i comuni interessati dal focolaio. E le udienze in cui una delle parti, un difensore o un testimone siano residenti nei comuni interessati.

Le garanzie

  • Continueranno a essere garantite invece, fra le altre, le udienze di convalida dell’arresto o del fermo; i procedimenti con imputati in stato di custodia cautelare; i processi a carico di imputati minorenni e, in genere, i casi più urgenti; che si svolgeranno, dove possibile, mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto.

Gli Istituti penitenziari

  • Fra le misure, vi sono anche disposizioni per gli istituti penitenziari; dove i colloqui con i congiunti saranno tenuti a distanza: o mediante apparecchiature specifiche; o tramite corrispondenza telefonica. Oltre, ove possibile, il ricorso alla videoconferenza per la partecipazione dei detenuti alle udienze.

Dettaglio normativo

  • Le norme del decreto legge, si aggiungono alle indicazioni di ordine sanitario fornite con il nuovo dpcm del 1° marzo; il decreto del presidente del Consiglio, che sostituisce integralmente il precedente, del 25 febbraio.

Per sommi capi

  • In linea generale, fino al 15 marzo, il dirigente dell’ufficio giudiziario, sentito il direttore amministrativo, potrà disporre la riduzione dell’orario di apertura al pubblico; per i servizi aperti al pubblico (per esempio la cancellerie) e per le attività non strettamente connesse ad attività urgenti; questo sempre nei distretti a cui appartengono i comuni della zona rossa.
  • Il servizio sanitario nazionale invece, nelle sue articolazioni territoriali, tenuto conto delle indicazioni del ministero della salute e del coordinatore per il superamento dell’emergenza da Covid- 19, dovrà garantire supporto al Ministero della Giustizia; e questo anche con adeguati presìdi; per contenere la diffusione del contagio; con particolare riguardo ad eventuali nuovi ingressi nei penitenziari e negli istituti di pena minorile di persone provenienti dai comuni di zona rossa; questo, sino al termine dello stato di emergenza.

Leggi: Diritti-dei-consumatori;

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