Professore Universitario positivo al test

Professore dell’Ateneo Reggino contrae coronavirus

Primo caso di coronavirus a Reggio Calabria. É un professore Universitario. Momentaneamente chiusa la Facoltá di Agraria. In corso operazioni di bonifica ambientale

  • Un professore universitario dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, contrae il coronavirus, partecipando ad Convegno ad Udine tra il 20 e il 21 Febbraio. Il contagio, nella specie, è stato originato da un partecipante proveniente dal Piemonte.
  • Al momento, il professore, si trova ricoverato all’Ospedale di Catania. Per questo, ieri pomeriggio, il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabra ha diramato un avviso; consultabile da tutto il corpo docente e dai rappresentanti degli studenti. Nella specie, la nota riportava il seguente testo : “Confermato dai vertici sanitari dell’Asp5 di Reggio Calabria, il contagio da Covid-19 di un docente dello stesso Dipartimento; residente a Catania,dove risulterebbe ricoverato.” Il comunicato, a firma del Capo Dipartimento, dr. Giuseppe Zimbalatti, evidenzia l’importanza e la necessità che tutte le persone che nei giorni successivi al 19 febbraio sono state a contatto con il docente; comunichino la circostanza immediatamente al proprio medico curante; “come da linee guida ufficiali emanate dagli organi preposti”.

Le rimostranze dei sindacati

  • Pertanto allora, i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil, Fgu-Gilda, Snals e Usb-PI hanno fatto sentire la loro voce. Piú in particolare, nell’esprimere “la loro preoccupazione per la salute della Comunità Accademica”; le sigle sindacali, hanno chiesto l’applicazione immediata delle misure preventive vigenti in materia. “L’impegno del docente infatti, ha esposto l’intera comunità ad un concreto rischio di contagio. Questo perché il professore, oltre a svolgere la normale attività didattica e di ricerca; si é prodigato in numerose altre attività, che hanno richiesto la sua costante presenza dentro e fuori gli uffici della Cittadella universitaria. Pertanto dunque, le rappresentanze sindacali hanno ritenuto insufficienti le misure adottate dall’Università Mediterranea; ed hanno chiesto “l’immediata chiusura di tutti i plessi oltre che la sanificazione di locali ed uffici”. Ne consegue che il Rettore dell’Ateneo Reggino, Marcello Zimbone, ha disposto la chiusura delle aule didattiche, per sanificazione, dal 4 all’8 marzo.

Perché bisogna stare attenti dal 19 Febbraio?

  • L’ultima volta in cui il docente ha messo piede alla cittadella universitaria risale, appunto, al 19 febbraio. Per questo dunque tutte le persone che lo hanno incontrato sono tenute ad adottare tutte le linee guida del Ministero della Salute. Come detto infatti, il docente è ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania; e la diagnosi ufficiale è arrivata il 3 marzo. Le sue condizioni comunque, sono stabili e non destano preoccupazioni particolari.

Le misure dei Rettori

  • Le aule didattiche, quindi, rimangono chiuse dal 4 all’8 marzo; questo a causa della disinfestazione per “misure precauzionali e di contenimento del rischio di contagio da Coronavirus”.
  • Inoltre, il Rettore ha disposto che le programmate sedute di laurea dal 4 e fino al prossimo 19 marzo, saranno effettuate soltanto con la presenza in aula degli studenti; mentre i parenti e gli ospiti potranno seguire le cerimonie dall’esterno della cittadella universitaria ; per mezzo di canali telematici predisposti. “Cosí ha deciso anche il rettore di Catania Francesco Priolo, con una nota pubblicata sul sito dell’Ateneo; in cui precisa che «la conferma definitiva del virus dovrà avvenire tramite la validazione dei centri nazionali preposti» e che «i colleghi risultati positivi sono tutti a casa sotto osservazione e nessuno di loro versa in gravi condizioni».
  • L’Università di Catania tra l’altro, di concerto con le autorità sanitarie regionali, ha disposto la chiusura delle sedi del Di3A, di via Santa Sofia e via Valdisavoia, fino al prossimo 7 marzo per provvedere alla disinfezione dei locali. L’attività didattica verrà ripresa il 9 marzo.

Leggi: Diritti-dei-consumatori;

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