Lo Smart working conquista PA ed aziende

Lo Smart workimg convince il mondo del lavoro

Lo Smart working mette d’accordo datori di lavoro e dipendenti. Quale sará il suo destino dopo il Covid?

  • Il Covid -19 ha messo a dura prova il mondo del lavoro. Dal 7 Marzo infatti, la gestione di strumenti e risorse é stata costretta a reinventarsi. In questo contesto, protagonista indiscusso é lo Smart working. Ma cosa ne sará di lui dopo il Covid?
  • Il Governo Conte, cerca di salvare il salvabile delle attività produttive . E per garantire un minimo di tenuta ad una fiacca ripresa, lo cristallizza nero su bianco.
  • Il Decreto Rilancio infatti, fissa e disciplina: lo Smart working; e lo fa durare per tutto il periodo dell’emergenza Covid.

La norma

  • Piú in particolare, l’articolo 80, precisa che: per l’intero periodo dell’emergenza Covid-19; i datori di lavoro, del settore privato, dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; in via telematica; i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità smart working.
  • Per molti lavoratori, insomma, con l’emergenza Covid-19 il lavoro agile; prima modalità relativamente poco diffusa nel nostro Paese; è diventato un diritto. Ma cosa avverrà a emergenza finita?
  • Il dato certo, per ora, é che Twitter e Facebook, hanno già annunciato la decisione di continuare con lo smart working anche nel post-crisi.

Intanto in Italia

  • Nelle more; i protocolli sanitari e i documenti tecnici Inail; continuano a raccomandare il ricorso allo smart working; questo , infatti, consente di evitare o ridurre i rischi di diffusione del contagio, sui luoghi di lavoro.
  • Ecco cosa ne pensa il Ministro della P.A. : “L’obiettivo primario del lavoro agile; nell’immediato futuro; è quello di migliorare l’organizzazione dell’amministrazione pubblica; al fine di raggiungere il punto di equilibrio tra la maggiore efficienza dei servizi resi alla collettività; ed il benessere organizzativo interno; che, come già rilevato, può contribuire a maggiori risparmi da parte delle amministrazioni; e ad una migliore sostenibilità in termini di impatto ambientale”.

Intenzioni

  • Ne consegue dunque, che ; per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione i vertici avrebbero intenzione di “incrementare il ricorso al lavoro agile; non solo aumentando la percentuale minima del personale che ne fa uso. Ma prevedendo, tra l’altro, che ciascuna amministrazione; individuate le attività c.d. smartabili; attivi la modalità agile ad almeno la metà di esse; con una formazione adeguata, sia dei dirigenti che del personale non dirigenziale; e la verifica periodica della prestazione dei lavoratori in smart working; nel rispetto dei parametri temporali e del diritto alla disconnessione; onde scongiurare i rischi di una disponibilità illimitata.
  • Oltre alla Pubblica Amministrazione, si prevede, che : nel periodo post-Covid anche le aziende; mosse dalle grandi opportunità giá offerte dallo Smart working; potrebbero rivedere i propri modelli organizzativi; ed adottare un approccio “misto”; sulla base delle esigenze dell’azienda e del lavoratore stesso.

Leggi: Diritti-dei-consumatori;

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