L’Inferno secondo il “Catechismo”

L’Inferno esiste . Ecco come lo descrive la Chiesa Cattolica.

L’Inferno alla luce degli insegnamenti della Chiesa Chiesa Cattolica. I canoni che lo descrivono.

  • Chi muore in peccato mortale senza pentirsene, odiando il prossimo e non accogliendo l’amore misericordioso di Dio, va all’Inferno. Questo, perché ” sceglie” di autoescludersi dalla comunione con Dio e con i beati .
  • Lo afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica, nei canoni 1033- 1036 del codice di diritto canonico.
  • In particolare, il canone 1033, cosí recita: ” Non possiamo essere uniti a Dio ,se non scegliamo liberamente di amarlo”. Ma non possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di lui. Contro il nostro prossimo o contro noi stessi”. Difatti :” Chi non ama rimane nella morte. Perché chiunque odia il proprio fratello é omicida. E voi sapete che nessun omicida possiede in sé stesso la vita eterna” ( 1 Gv- 3, 14-15) .
  • Nostro Signore dunque, ci avverte: se non soccorriamo, nei loro bisogni: i poveri e i piccoli, che sono suoi fratelli, viviami separati da Lui. E rischiamo quindi, di morire in peccato mortale .Pertanto, morire in peccato mortale, senza esserne pentiti. E senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui; per una nostra libera scelta. Per tale motivo dunque, questo stato di definitiva autoesclusione dalla comunione con Dio e con i beati, viene designato con la parola ” Inferno”.
  • Ma cosa succede alle anime che muoiono nello status di peccato mortale? Il canone 1035, in sostanza, insegna che: queste anime, dopo la morte, discendono immediatamente negli inferi. Dove subiscono le pene dell’Inferno. Il cd ” fuoco eterno” . In definitiva, la pena principale dell’ Inferno, consiste nella separazione eterna da Dio. Nel Quale soltanto l’uomo puó avere la vita e la felicità. Per queste infatti, é stato creato e ad esse dunque aspira.

Conclusioni

  • Pertanto, anche alla luce del canone 1036 del codice di diritto canonico, possiamo cosí concludere. Le affermazioni della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa sull’Inferno, sono un appello alla responsabilità. Un monito su come usare la propria libertà, in vista del proprio destino eterno. Nello stesso tempo peró, costituiscono un pressante appello alla conversione. Insomma tanto per usare le Parole del Vangelo ,l’appello di Gesú é questo .” Entrate per la porta stretta. Perché larga é la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione. E molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece é la porta e angusta la via che conduce alla vita. E pochi sono quelli che la trovano”( Mt 7,13-14).

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2 Risposte a “L’Inferno secondo il “Catechismo””

  1. Buongiorno Avvocato, molto interessante questo articolo. Il Signore aspetta la nostra conversione fino all’ultimo istante del nostro percorso terreno; ci lascia liberi di decidere se aprire a Lui il nostro cuore (salvezza) oppure chiudere il nostro cuore condannandoci per sempre. Ed è proprio questo atteggiamento di autocondanna che viene definita come bestemmia allo Spirito Santo, la bestemmia imperdonabile: proprio perché non consentiamo a Dio di effondere il Suo Santo Spirito nel nostro cuore.

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