Inps e bonus sociale: accessi scaglionati

L’INPS interviene dopo il blocco all’accesso sul suo sito istituzionale e stabilisce decreti scaglionati

L’INPS scagliona gli accessi al suo sito web .A partire dal 2 aprile, dalle 8 alle 16, possono accedere al portale web dell’Istituto solo i patronati e gli intermediari. I cittadini possono farlo dopo le 16

  • L’INPS reagisce ai continui problemi di accesso ; alle violazioni della privacy dei dati degli utenti ed al crash definitivo del sito. Purtroppo la prima giornata di presentazione delle domande per il bonus di 600 euro non é stata una passeggiata.
  • I continui blocchi, hanno portato l’Istituto a fermare definitivamente l’attività nella giornata del 1 aprile. Per farlo ripartire infatti, i tecnici hanno deciso che dal 2 aprile gli accessi saranno suddivisi: dalle 8 alle 16 potranno accedere solo i consulenti del lavoro e i patronati. Dopo le 16 invece, potranno essere inviate le domande dai cittadini.

Le disposizioni direttamente dal sito

  • Come riporta il sito dell’Inps, dal 2 aprile l’accesso ai servizi telematici è contingentato in base ai seguenti orari giornalieri:
  • Dalle ore 8,00 alle ore 16,00 i servizi saranno disponibili per Patronati e Intermediari abilitati; che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso;
  • Dalle ore 16,00 alle ore 8,00  invece ,i servizi saranno disponibili per i cittadini; che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili.

Il blocco del sito

  • L’enorme mole di richieste al sito dunque ha mandato in crash la struttura informatica; e suscitato reazioni risentite nei numerosi professionisti impossibilitati a procedere con l’adempimento. Una corsa ingiustificata, visto che le risorse non erano riservate ai primi accessi; come in un click day, ma disponibili per tutti. “Non c’è una deadline. Questi fondi continueranno ad essere rimpinguati per tutta la durata della crisi. Non c’è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus perda il diritto per nessun motivo. E’ un diritto acquisito”, aveva detto Tridico in merito alle domande per il bonus da 600 euro riservato a 5 categorie: liberi professionisti e co.co.co; autonomi iscritti alle gestioni speciali; stagionali del turismo; lavoratori agricoli; addetti dello spettacolo. Le domande, aveva aggiunto, “potranno essere presentate anche nei giorni successivi”.

La corsa degli aventi diritto

  • Molti degli aventi diritto, hanno puntato la sveglia prestissimo per essere i primi ad inoltrare la richiesta. “Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300 mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri” ha detto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

Le spiegazioni di Tridico

  • “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker”; ha detto poi il presidente dell’INPS; spiegando le difficoltà incontrate dal sito istituzionale. “Questo attacco lo abbiamo oscurato. Non ha avuto effetti se non quello di rallentare e causare disfunzioni. Non ha avuti effetti compromettenti sul sistema. Il nostro sistema è molto sicuro“.

Il tilt del sistema

  • Come se ció non bastasse poi, il boom di domande ha mandato il sito in tilt. Molte persone non sono riuscite ad accedere al servizio e ad inviare le domande; chi ce l’ha fatta è stato reindirizzato su pagine di altri utenti con accesso a numeri; dati personali ed evidenti e gravi problemi di privacy. Subito evidenziati dal Garante .
  • Difatti, nel pomeriggio del 1 Aprile, per alcuni minuti, chi entrava sul sito poteva visionare i dati personali di altre persone. Questo in modo molto semplice: bastava navigare sul portale dell’Istituto. Ed che erano visionabili dati sensibili come: la percezione di pensioni di invalidità; o le posizioni contributive di utenti ignari i cui nomi sono stati rilanciati su svariati social.

Leggi Inps;

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